domenica 27 novembre 2011

La violenza dei centri sociali impedisce la solidarietà.

A Genova il giovanile del Pdl non sta certo vivendo un bel momento: un esponente minacciato con scritte che ricordano gli anni 70: "Hazet 36 ... dove sei?". Slogan che rievoca quello dell’estrema sinistra degli anni di piombo “Hazet 36 fascista dove sei” in voga nei cortei extraparlamentari per ricordare l’omicidio a sangue freddo, e vigliacco, del giovane esponente del fronte della gioventù barbaramente ucciso sotto casa a suon di chiavate inglesi sulla testa.
Altri esponenti dei Giovani del Pdl sono stati, invece, minacciati e apostrofati in malo modo mentre stavano facendo volantinaggio nelle zone colpite dalla terribile alluvione del 4 novembre, segnalando che il giorno seguente avrebbero consegnato capi di vestiti agli alluvionatiPronta la risposta dei centri sociali, accorsi per costringere i giovani di centro destra a desistere, minacciando di chiamare persone “più anziane ed esperte nella caccia al fascista”. Quale la colpa dei giovani di centrodestra? Avere un simbolo su di un foglio di carta e credere in ceti valori e certi ideali. Naturalmente non si è potuta svolgere l'attività in solidarietà degli alluvionati, che ci hanno rimesso davvero, ma è stato proposto di dare i capi di abbigliamento ed i volantini all’ARCI affinchè provvedessero a continuare l'opera, ma sotto il loro marchio.
I ragazzi della Giovane Italia a Genova non hanno potuto aiutare i concittadini col simbolo del loro partito, mentre i sinistri si. Sembra di essere negli anni 70: zone rosse, zone nere, zone dove non entrare e ora la caccia al fascista

Tomaso

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