Le mutazioni camaleontiche in campo politico attuate da Fini dal '95 ad oggi sono ormai note a tutti, ma il suo ultimo gesto, consumato sulle poltroncine di Ballarò, è quello forse il peggiore. L’ennesimo atto di questa “evoluzione politica” , per parafrasare gli esponenti di FLI, corrisponde infatti alla stretta di mano in diretta televisiva con l’esponente del SEL Nichi Vendola, un uomo che probabilmente Fini stesso, e gli altri ex camerati di FLI, non più tardi di 5 anni fa avrebbero sicuramente schifato, anche solo per l’orecchino sul lobo dell’orecchio destro. "Uno dichiaratamente omosessuale non può fare il maestro, perché sarebbe diseducativo nei confronti dei bambini", tuonava Fini qualche anno fa. Come dimenticare queste dichiarazioni?
Ci troviamo di fronte ad un uomo che, oggi, stringe accordi con la sinistra, si dichiara favorevole alle coppie di fatto, vuole cancellare la Legge Bossi-Fini perché troppo rigida (ma come? Porta il suo nome!), vuole dare il voto agli immigrati e, naturalmente, non si schioda dalla più alta poltrona di Montecitorio, nonostante la promessa fatta in occasione dell'affaire della casa di Montecarlo, praticamente regalata al cognato.
Ormai, Fini è arrivato ad una tale arroganza e strafottenza da fare propaganda elettorale per il suo partitino, che alle ultime elezioni ha preso l'1,3%, in un salotto televisivo della sinistra-rai, nonostante, come terza carica dello Stato, l’obbligo morale e politico di essere super partes.
Come dimenticare che, nel 2007, quando Bertinotti - allora Presidente della Camera - manifestò l'interesse a partecipare ad una manifestazione, Fini lo invitò alle dimissioni?
Ora lui, nello stesso ruolo, partecipa a comizi, raduni di partito e addirittura al teatrino della politica in Tv. Dov’è finito il senso dello Stato e il rispetto per il ruolo istituzionale? Ah già! Viene comodo solo per giustificare le trame di palazzo, e attaccare Berlusconi. Come al solito, come - e peggio - della sinistra. Alla quale, di fatto, Fini appartiene.
Tomaso