Spulciando tra le liste dei candidati alle elezioni regionali del Molise, non può che saltare all'occhio la presenza, nell'Italia dei Valori, guidata da Antonio Di Pietro, di un altro Di Pietro, Cristiano, suo figlio ovviamente.
Questo, chiaramente, a spese delle personalità che la base del partito aveva individuato come meritevoli di una candidatura: i membri del circolo Idv di Termoli, infatti, denunciano una concezione "privatistica e familistica" e il fatto che la lista del partito di Di Pietro sia formata da candidati "deboli" così da non infastidire il delfino Cristiano.
Questo, chiaramente, a spese delle personalità che la base del partito aveva individuato come meritevoli di una candidatura: i membri del circolo Idv di Termoli, infatti, denunciano una concezione "privatistica e familistica" e il fatto che la lista del partito di Di Pietro sia formata da candidati "deboli" così da non infastidire il delfino Cristiano.
Tutti ricordano un caso molto simile, ossia la candidatura e l'elezione di Renzo "Il Trota" Bossi in Consiglio Regionale della Lombardia, sponsorizzato dal padre. Peraltro, in quell'occasione pare che all'interno della Lega lo abbiano tentato di favorire con dossier contro gli altri candidati.
Ma dal tribuno della politica "pulita" proprio non potevamo aspettarcelo... o forse sì, viste altre giravolte e ipocrisie dell'ex pubblico ministero di Mani Pulite.
Almeno adesso abbiamo capito quali siano i Valori dell'Italia a cui tiene Di Pietro: quelli della famiglia. La sua