domenica 13 novembre 2011

Forza, Italia!

Ieri, il Presidente del Consiglio si è dimesso. Con un importante gesto di responsabilità, senza essere stato sfiduciato dal Parlamento, come ha affermato il Presidente Napolitano, ha contribuito ad una positiva risoluzione della crisi politica. E' evidente che il Governo Berlusconi, in carica per tre anni e mezzo, ha cercato di mettere in atto il programma per il quale era stato votato, ma è stato scosso dalle divisioni interne, con scissioni finiane e transfughi, da attacchi mediatici e giudiziari senza precedenti, e - ultimo ma non per importanza - da una crisi internazionale la cui gravità, a detta di molti osservatori, si può solo paragonare con quella del '29. Una crisi partita dagli Stati Uniti, che non vede l'Italia come causa ma che ha coinvolto l'Italia, insieme ad altri paesi europei, e il suo enorme debito pubblico, ereditato dagli anni 70 e 80, che rischia di travolgerci.
E' evidente che, in una situazione normale, la strada più limpida sarebbe stata quella del voto. Elezioni dopo le dimissioni di un governo, per far scegliere agli elettori la guida del paese. Ma non siamo in una situazione normale. Non possiamo permettere ai poteri oscuri della speculazione di provocare il fallimento del nostro paese.
E' per questo che ho apprezzato la disponibilità del Popolo della Libertà a formare un governo di alto profilo per risollevare il nostro paese. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la figura di Mario Monti è di altissimo profilo. E' una figura rassicurante per i mercati, ma lo sta diventando anche per i cittadini. E' una figura di fronte alla quale tutti dovranno fare la propria parte senza alibi, per eliminare i privilegi di ogni tipo, come ha detto lo stesso Monti. 
L'Italia è un grande paese, e grandi sono gli Italiani, che devono per questo trovare un profilo di unità e di accordo, superando le divisioni del passato, senza dimenticare le proprie radici ma sapendo che prima di tutto c'è il paese

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